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Che gioverebbe a l uomo,
l ingegno suo, se non l usasse a tempo? 105
Cosí noi la bellezza,
ch è virtú nostra, cosí propria come
la forza del leone
e l ingegno de l uomo,
usiam mentre l abbiamo. 110
Godiam, sorella mia,
godiam, che  l tempo vola e posson gli anni
ben ristorar i danni
de la passata lor fredda vecchiezza;
ma s in noi giovinezza 115
una volta si perde,
mai piú non si rinverde.
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Letteratura italiana Einaudi
Giovan Battista Guarini - Il pastor fido
E a canuto e livido sembiante
può ben tornar amor, ma non amante.
amarilli
Tu, come credo, in questa guisa parli 120
per tentarmi, Corisca,
piú tosto che per dir quel che ne senti.
E però sii pur certa
che, se tu non mi mostri agevol modo,
e sopra tutto onesto, 125
di fuggir queste nozze,
ho fatto irrevocabile pensiero
di piú tosto morir che macchiar mai
l onestà mia, Corisca.
corisca
(Non ho veduto mai la piú ostinata 130
femmina di costei).
Poi che questo conchiudi, eccomi
Dimmi un poco, Amarilli:
credi tu forse che  l tuo Silvio sia
tanto di fede amico 135
quanto tu d onestate?
amarilli
Tu mi farai ben ridere: di fede
amico Silvio? E come,
s è nemico d amore?
corisca
Silvio d amor nemico? O semplicetta! 140
tu nol conosci. E sa far e tacere,
ti so dir io. Quest anime sí schife, eh?,
non ti fidar di loro.
Non è furto d amor tanto sicuro
né di tanta finezza, 145
quanto quel che s asconde
sotto il vel d onestate.
Ama dunque il tuo Silvio,
ma non già te, sorella.
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Letteratura italiana Einaudi
Giovan Battista Guarini - Il pastor fido
amarilli
E quale è questa dea, 150
ché certo esser non può donna mortale,
che l ha d amore acceso?
corisca
Né dea né anco ninfa.
amarilli Oh che mi narri!
corisca
Conosci tu la mia Lisetta?
amarilli Quale
Lisetta tua? La pecoraia? 155
corisca Quella.
amarilli
Di tu vero, Corisca?
corisca Questa è dessa,
questa è l anima sua.
amarilli
Or vedi se lo schifo
s è d un leggiadro amor ben provveduto!
corisca
E sai come ne spasima e ne muore? 160
Ogni giorno s infinge
d ire a la caccia...
amarilli Ogni mattina a punto
sento su l alba il maladetto corno.
corisca
... e sul fitto meriggio,
rnentre che gli altri sono 165
piú fervidi ne l opra, ed egli allotta
da compagni s invola e vien soletto
per via non trita al mio giardino, ov ella
tra le fessure d una siepe ombrosa,
che  l giardin chiude, i suoi sospiri ardenti, 170
i suoi prieghi amorosi ascolta, e poi
a me gli narra e ride. Or odi quello
che pensato ho di fare, anzi ho già fatto,
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Letteratura italiana Einaudi
Giovan Battista Guarini - Il pastor fido
per tuo servigio. Io credo ben che sappi
che la medesma legge, che comanda 175
a la donna il servar fede al suo sposo,
ha comandato ancor che, ritrovando
ella il suo sposo in atto di perfidia,
possa, malgrado de parenti suoi,
negar d essergli sposa e d altro amante 180
onestamente provvedersi.
amarilli Questo
so molto bene, e anco alcuno esempio
veduto n ho: Leucippe a Ligurino,
Egle a Licota, e a Turingo Armilla,
trovati senza fè, la data fede 185
ricoveraron tutte.
corisca Or tu m ascolta.
Lisetta mia, cosí da me avvertita,
ha col fanciullo amante e poco cauto
d esser in quello speco oggi con lei
ordine dato, ond egli è  l piú contento 190
garzon che viva, e sol n attende l ora.
Quivi vo che tu  l colga. I sarò teco
per testimon del tutto, ché senz esso
vana sarebbe l opra, e cosí sciolta
sarai senza periglio, e con tuo onore 195
e con onor del padre tuo, da questo
sí noioso legame.
amarilli Oh quanto bene
hai pensato, Corisca! Or che ci resta?
corisca
Quel ch ora intenderai. Tu bene osserva
le mie parole. A mezzo de lo speco, 200
ch è di forma assai lunga e poco larga,
su la man dritta, è nel cavato sasso
una, non so ben dir se fatta sia
o per natura o per industria umana,
picciola cavernetta, d ogni intorno 205
105
Letteratura italiana Einaudi
Giovan Battista Guarini - Il pastor fido
tutta vestita d edera tenace,
a cui dà lume un picciolo pertugio
che d alto s apre, assai grato ricetto
e a furti d amor comodo molto.
Or tu, gli amanti prevenendo, quivi 210
fa che t ascondi e  l venir loro attendi.
Invierò la mia Lisetta intanto;
poi le vestigia di lontan seguendo
di Silvio, come pria sceso ne l antro
vedrollo, entrando anch io subitamente 215
il prenderò perché non fugga, e  nsieme
farò (ché cosí seco ho divisato)
con Lisetta grandissimi rumori,
a quali tosto accorrerai tu ancora
e, secondo il costume, esequirai 220
contra Silvio la legge, e poi n andremo
ambedue con Lisetta al sacerdote,
e cosí il marital nodo sciôrrai.
amarilli
Dinanzi al padre suo?
corisca Che  mporta questo?
Pensi tu che Montano il suo privato 225
comodo debbia al publico antiporre?
e al sacro il profano?
amarilli Or dunque, gli occhi
chiudendo, fedelissima mia scorta,
a te regger mi lascio.
corisca
Ma non tardar; entra, ben mio. 230
amarilli Vo prima
girmene al tempio a venerar gli dèi,
ché fortunato fin non può sortire,
se non la scòrge il ciel, mortale impresa.
corisca
Ogni loco, Amarilli, è degno tempio
di ben devoto core. 235
Perderai troppo tempo.
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Letteratura italiana Einaudi
Giovan Battista Guarini - Il pastor fido
amarilli
Non si può perder tempo
nel far preghi a coloro
che comandano al tempo.
corisca
Vanne dunque, e vien tosto. 240
Or, s io non erro, a buon camin son vòlta.
Mi turba sol questa tardanza. Pure
potrebbe anco giovarmi. Or mi bisogna
tesser novello inganno. A Coridone
amante mio creder farò che seco 245
trovar mi voglia; e nel medesim antro
dopo Amarilli il manderò, là dove [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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